Rifugio Contrin

Il 6 settembre 1915 un colpo di mortaio distrusse il Contrinhaus, il rifugio che l'Alpenverein di Norimberga aveva inaugurato il 28 luglio 1897 in alta val di Fassa, ai piedi del vallone che sale a Passo Ombretta, davanti al pilastro sud della Marmolada di Penia, nel cuore del Trentino. Era destinato agli escursionisti, ma durante il conflitto, essendo sulla linea del fronte, era stato occupato dal comando austriaco della guarnigione a difesa della valle.

L'ufficiale italiano che diresse così magistralmente quel tiro si chiamava Arturo Andreoletti: Comandante della zona Serauta-Marmolada, 7° reggimento alpini, btg. Val Cordevole. Egli era un esperto alpinista, pioniere sulle Dolomiti e perfetto conoscitore di quelle montagne. Dopo la guerra il Contrin passò dalla SAT, la Società degli alpinisti trentini, all'Associazione Nazionale Alpini. Fu lo stesso Andreoletti, divenuto presidente dell'ANA da lui stesso fondata, a volere la ricostruzione del rifugio, che venne inaugurato con un'Adunata nazionale nei giorni a cavallo fra l'agosto e il settembre del 1926. Tre anni dopo fu costruito il rifugio attiguo, che sarà intitolato alla Medaglia d'Oro Efrem Reatto, caduto in Abissinia.

È del 1930, una cappella dedicata ai Caduti della montagna e una statua in bronzo che ricorda la figura di Francesco Barbieri, Medaglia d’Oro al Valor Militare del 7° alpini, caduto sulle Creste di Costabella nell’ottobre 1916.

il fascino spettacolare di un panorama che, a 360 gradi, lascia anche lo spettatore più tiepido stregato dalla magia delle cenge e dei canaloni ancora abbondantemente innevati, delle cascate che animano le pareti, della maestosa e austera verticale sud della Marmolada, con i suoi 700 metri che svettano verso il cielo.

Al resto ci pensa madre natura. C'è una fioritura dove i rododendri fanno la parte del leone, ma non sono marginali nemmeno le genzianelle e una miriade di stupendi cuscinetti multicolori. Gli esperti dell'Unesco, dopo ricognizioni e attenti studi, hanno riconosciuto le Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Ne siamo orgogliosi. Per noi, tuttavia, le nostre montagne, tutte, sono da sempre un patrimonio di uomini perché lì hanno imparato una importante lezione di vita.

 

Relazione tecnica sui lavori eseguiti

I lavori di ristrutturazione e di ampliamento del rifugio Contrin nonché la manutenzione straordinaria dell'annesso Efrem Reatto sono stati voluti nel 2003 dal Consiglio Direttivo Nazionale e seguiti dalla speciale Commissione per il Contrin. Nel Contrin sono stati realizzati i nuovi locali per il bar, la ristorazione, la cucina, quattro camere per il personale, i servizi igienici, i depositi e la centrale termica ai piani interrato e terra, mentre ai piani primo e secondo sono state ricavate sette camere per piano di cui 8 con bagno in camera e 6 con bagno comune per un totale di 46 posti letto.

Il tutto completo delle attrezzature della cucina e degli arredi di zona bar, pranzo, camere e bagni. Nel Reatto si è previsto il consolidamento dell'angolo Sud Est, la sostituzione dei serramenti esterni, opere che saranno completate a settembre, il rifacimento di gran parte della pavimentazione e del controsoffitto al piano terra, una nuova ringhiera per le scale, due bagni al piano primo, la sostituzione delle porte interne ai piani primo e secondo e la sistemazione di quelle al piano terra. Oltre ai lavori sopracitati, entro ottobre sarà realizzata la nuova centralina idroelettrica della potenza di 45KW.

Con questi interventi, che comprendono pure la sistemazione degli esterni, il complesso del rifugio Contrin sarà portato al livello dei migliori rifugi dell'area alpina in grado di soddisfare le esigenze dei numerosi fruitori. La spesa preventivata per l'intero intervento è di 3.250.000 euro, dei quali il 70 con contributo a fondo perduto della Provincia Autonoma di Trento ed il 30 a carico dell'A.N.A. I lavori sono stati assegnati ed eseguiti dall'Impresa Costruzioni Rossaro di Tione (Trento), mentre le attrezzature della cucina sono state fornite dalla ditta Focus di Sedico (Belluno) e gli arredi dalla ditta Frigoarredo di Rovereto (Trento).

La progettazione e la direzione lavori architettonica è stata svolta dal geom. Sergio Nemela di Canazei, mentre l'ing. Manuel Ghetta ha provveduto ai calcoli delle strutture in cemento armato, alla progettazione della centralina ed alla redazione del piano di Sicurezza. Per gli impianti, le progettazioni sono state affidate ai periti Massimo Cerquettini per il termoidraulico e Valentino Dall'Antonia per l'elettrico. Un grazie particolare va a tutti i membri della Commissione Contrin che si sono succeduti dal 2003 ad oggi ed al gestore del rifugio, Giorgio Debertol, per la dedizione dimostrata.